Il trucco degli anni ’70: glamour, audace e disco!

Elisabetta B - Anni 70

Il look naturale e boho è il trucco degli anni ’70, che rifletteva l’estetica glamour e audace tipica dell’epoca, con un focus su uno stile luminoso e sensuale nella versione “disco”.
In questo articolo voglio raccontare l’evoluzione attraverso il punto di vista professionale, parlerò in prima persona del make up, interverrà Lorenzo Campanini per l’hairstyle e Paola Robiolio per lo style.

Per vedere le foto, a cura di Francesca Vecchi, CLICCA QUI
E il video, a cura di Federico Meneghini su INSTAGRAM oppure su TIK TOK

Il trucco anni ’70, ispirato al mondo della disco e della moda di quel periodo, era vivace, audace e caratterizzato da colori brillanti e accenti metallici.

Colori vibranti, con ombretti in tonalità accese come il blu elettrico, il verde lime, il rosa fucsia, il viola e il giallo erano molto popolari. L’idea era di giocare con colori contrastanti e audaci.

L’ombretto veniva applicato in modo pesante, spesso fino a coprire l’intera palpebra mobile e anche sotto l’occhio. Le linee nere di eyeliner venivano utilizzate per definire la forma dell’occhio, dando un aspetto grafico e geometrico per mettere l’ occhio in evidenza.

Le ciglia erano un must per ottenere uno sguardo intenso. Si usavano anche molte passate di mascara per ottenere ciglia folte, voluminose e lunghe.

Le sopracciglia erano ben definite, a volte piene e spesse, ma comunque molto curate e ben disegnate.

Le labbra erano colorate con tonalità vivaci come il rosso acceso, il corallo o il rosa caldo. Spesso si vedevano anche ombretti usati sulle labbra per creare un effetto metallico.

La pelle veniva enfatizzata con prodotti brillanti, soprattutto illuminanti e gloss per le labbra, per catturare la luce durante le serate da discoteca.

Questo look esprimeva energia, libertà e l’estetica dell’epoca, che celebrava l’eccentricità e la cultura pop dei club.

Elisabetta B - Anni 70

Gli anni ’70 sono stati un decennio di grande cambiamento culturale e sociale, che ha influenzato profondamente anche la moda capelli. Durante questo periodo, le acconciature sono diventate più libere, naturali e meno strutturate rispetto agli anni precedenti, con un forte ritorno al look naturale e alla sperimentazione. Le influenze della controcultura hippie, della musica disco e del movimento femminista hanno portato a una varietà di stili che rappresentavano la libertà di espressione e il desiderio di rifiutare le convenzioni.

Gli anni ’70 sono stati il decennio delle chiome lunghe e naturali, un ritorno alla bellezza non artificiale. Questo stile era simbolo di una nuova libertà, particolarmente tra le donne giovani, che rifiutavano le acconciature troppo strutturate degli anni precedenti. Le donne lasciavano crescere i capelli senza troppi interventi, adottando uno stile che rifletteva il movimento hippie e la filosofia della “libertà”.

I capelli venivano spesso portati lisci, ondulati o con ricci naturali, senza l’uso eccessivo di strumenti termici o prodotti chimici. Jane Birkin e Joni Mitchell sono due esempi di icone di bellezza che rappresentano questo stile naturale e bohémien.

Il shag cut è stato uno dei tagli più distintivi degli anni ’70. Questo taglio caratterizzato da strati disordinati, talvolta spettinati, con una frangia e una lunghezza che variava, è diventato molto popolare grazie al suo look grunge e disinvolto. La capigliatura shaggy dava un aspetto giovane, rock e rilassato, ed è stata adottata da molte star della musica e del cinema, come Farrah Fawcett.

La frangia è stata una delle tendenze più forti degli anni ’70. Indossata sia da capelli lunghi che corti, la frangia era spesso accompagnata da un aspetto più naturale. Le frange potevano essere piuttosto lunghe e piene, a coprire la fronte, o più leggere, con ciocche sfilate.

Brigitte Bardot, pur essendo un’icona degli anni ’60, ha continuato a influenzare questo look con frange lunghe e sbarazzine. Anche Cher ha indossato frange, ma con un approccio più rock e drammatico.

Elisabetta B - Anni 70

Gli anni ‘70 hanno visto anche l’adozione di capelli ondulati e voluminosi, grazie all’uso di bigodini, ferro arricciacapelli e altri strumenti. Le acconciature spesso avevano volume alle radici, con le onde che si sviluppavano lungo la lunghezza dei capelli. La pettinatura più simbolica di questo look è stata quella di Farrah Fawcett, che è diventata una delle donne più iconiche degli anni ’70 proprio grazie alle sue onde perfette e al suo stile casual ma glamour.

Con la diffusione della musica disco, molte donne degli anni ’70 si sono rivolte a pettinature più sofisticate e lisce, con capelli dritti e lucenti. Le donne che ballavano nei club alla fine degli anni ’70, ispirandosi al look di stelle come Donna Summer e Gloria Gaynor, avevano spesso capelli molto lucidi e pettinature lisce e pettinate. Questo look è stato caratterizzato da una forte attenzione alla brillantezza dei capelli, ottenuta tramite l’uso di oli e prodotti lucidi.

Un altro stile molto popolare negli anni ’70 è stato il pompadour, che inizia ad apparire in una versione più morbida e fluida, soprattutto nelle influenze della musica glam. Artisti come David Bowie e Marc Bolan hanno portato il pompadour in versioni più alte e audaci, mentre anche le donne, come Grace Jones, hanno sperimentato con capelli raccolti o voluminosi per aggiungere drammaticità al loro stile.

Gli accessori per capelli negli anni ’70 erano in linea con lo spirito di libertà e individualismo che caratterizzava il decennio. Mentre alcuni accessori riflettevano il ritorno al naturale e lo stile boho, altri erano più chic e glam, influenzati dalla musica e dalla moda disco:

I fiori, simbolo del movimento hippie, erano spesso indossati tra i capelli, soprattutto nelle acconciature più naturali e bohemien. Fiori freschi o finti venivano usati per decorare chignon, trecce o per aggiungere un tocco di romanticismo ai capelli sciolti.

Le fasce larghe e le bandane erano accessori molto popolari per tenere in ordine i capelli lunghi, spesso indossate in modo casual e boho. Le bandane venivano legate intorno alla testa o sotto il mento, e a volte venivano usate per accentuare uno stile hippie.

I cerchietti, specialmente quelli decorati con perline o fiori, erano un altro accessorio molto in voga. Le corone di fiori, in particolare, sono diventate un simbolo del movimento hippie e venivano spesso indossate durante eventi all’aperto, come festival o concerti. Per chi preferiva uno stile più elegante e strutturato, fermagli e clip decorativi erano spesso usati, in materiali come il metallo, la plastica o il legno, per fissare ciocche di capelli o aggiungere un tocco di classe a chignon e raccolti.

La moda capelli degli anni ‘70 è stata caratterizzata da un ritorno alla naturalità, con acconciature più libere, morbide e non strutturate, ma anche da un’esplosione di stili più audaci, come il shag cut e le pettinature voluminosissime. Le influenze della cultura hippie, della musica disco e del movimento femminista hanno prodotto una varietà di acconciature, dalle chiome fluide e naturali alle pettinature lisce e lucenti. Le donne iconiche degli anni ‘70, come Farrah Fawcett, Cher, e Stevie Nicks, sono ancora oggi ricordate per i loro look indimenticabili che rappresentano la libertà, la sperimentazione e l’espressione individuale di quell’epoca

Donne Iconiche degli anni ’70

Gli anni ‘70 sono stati un periodo di grande espressione individuale, e molte donne hanno definito le tendenze di quell’epoca con le loro acconciature. Ecco alcune delle figure più iconiche:

Farrah Fawcett: Farrah Fawcett è l’icona di bellezza degli anni ’70, famosa per il suo stile “sportivo” e le sue onde perfette. La sua acconciatura con onde voluminosi e capelli lisci è diventata uno dei look più imitati e apprezzati, anche grazie al celebre poster di “Charlie’s Angels”, che la ritraeva con il suo look iconico.

Cher: Con la sua pelle scura, gli occhi intensi e i capelli lunghi e lucenti, Cher è diventata un’icona di stile negli anni ’70. La sua bellezza è stata accompagnata da acconciature spettacolari, che spaziavano da capelli lisci e voluminosi a frange lunghe e spettinate.

•Jane Birkin: La cantante e attrice britannica Jane Birkin è diventata famosa per il suo look bohémien e naturale. Con i suoi capelli lunghi e un po’ scompigliati, spesso con frangia, è stata una delle principali icone di stile degli anni ’70.

•Brigitte Bardot: Pur avendo iniziato la sua carriera negli anni ’50, Brigitte Bardot ha continuato a influenzare la moda capelli anche negli anni ’70 con il suo look boho e selvaggio, caratterizzato da capelli lunghi, voluminosi e spettinati, che divennero un simbolo della bellezza “naturale”.

•Stevie Nicks: La cantante dei Fleetwood Mac, Stevie Nicks, è diventata un’icona della musica e dello stile degli anni ’70, con i suoi capelli lunghi e ondulati, spesso decorati con fiori o nastri. Il suo look mistico e da “sacerdotessa del rock” ha ispirato generazioni.

Elisabetta B - Anni 70

Gli anni 1970 furono un decennio di grande fermento nella moda, caratterizzato da un mix di stili e influenze che riflettevano i profondi cambiamenti sociali, culturali e politici dell’epoca. Fu un periodo di sperimentazione e individualismo, dove la moda diventò uno strumento per esprimere identità, ideali e libertà.

Gli anni ’70 furono segnati dalla fine del boom economico, dalle battaglie per i diritti civili, dalla controcultura e dall’ascesa dei movimenti ambientalisti e femministi. Questi cambiamenti influenzarono il modo di vestire, con una moda che ruppe le barriere di
genere e celebrò la diversità culturale. Lo spirito della “rivoluzione personale” portò a una varietà di stili, dalla semplicità bohemien agli eccessi del glamour.

Tra le figure di riferimento dell’epoca, spiccarono Bianca Jagger, simbolo del glamour disinvolto, e Farrah Fawcett, con il suo look casual e i capelli iconici. David Bowie e Cher, con il loro stile androgino e teatrale, incarnarono la libertà di espressione che permeava il decennio. Anche Jane Birkin e Anita Pallenberg divennero icone dello stile boho-chic, mentre la disco music, con artisti come Diana Ross e i Bee Gees, influenzò l’abbigliamento luccicante delle piste da ballo.

Molti stilisti rivoluzionarono la moda negli anni ’70. Yves Saint Laurent lanciò la celebre collezione safari e continuò a esplorare capi genderless. Vivienne Westwood, invece, divenne il volto del punk, creando look ribelli e provocatori. Halston dominò la moda americana con i suoi abiti fluidi e minimalisti, ideali per la scena disco. Versace e Armani iniziarono ad affermarsi, rappresentando rispettivamente l’eccesso glamour e la raffinatezza sartoriale.

La moda degli anni ’70 fu un mosaico di stili:il Boho-chic, abiti lunghi, tuniche ricamate, stampe etniche e accessori in pelle o legno riflettevano l’influenza hippie, e poi la Disco, creata per le serate in discoteca, abiti erano scintillanti, lustrini, lamé e pantaloni a zampa d’elefante.

Sono anche gli anni della nascita del Punk. Il punk esplose nella seconda metà del decennio, con abiti in pelle, borchie e grafiche provocatorie.

Gli anni 1970 rappresentarono un’epoca in cui la moda abbandonò le regole rigide per abbracciare la diversità e l’individualismo. Lo spirito di sperimentazione, combinato con l’influenza della musica, del cinema e dei movimenti sociali, rese questo decennio un punto di riferimento per la creatività e la libertà di espressione.

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