Negli anni Venti, un decennio definito dalla rivoluzione culturale e dalle trasformazioni sociali, la bellezza e lo stile assunsero una nuova forma di espressione audace e sofisticata.
Il make up si fece più deciso, con labbra scure e occhi drammaticamente enfatizzati, mentre le acconciature divennero simbolo di un’era di liberazione, con tagli corti e ondulati che sfidavano le convenzioni.
Lo stile degli anni Venti, che prese il nome di roaring twenties, si caratterizzò per la combinazione di eleganza, modernità e un tocco di ribellione, dando vita a un’immagine iconica che continua a influenzare la moda e la bellezza anche oggi.
In questo articolo voglio raccontare l’evoluzione attraverso il punto di vista professionale, parlerò in prima persona del make up, interverrà Lorenzo Campanini per l’hairstyle e Paola Robiolio per lo style.
Per vedere le foto, a cura di Francesca Vecchi, CLICCA QUI
E il video, a cura di Federico Meneghini su INSTAGRAM oppure su TIK TOK
Il trucco degli anni ‘20 rifletteva il cambiamento radicale nei ruoli femminili e nelle estetiche di bellezza.
Le donne stavano abbracciando la libertà e l’indipendenza, e il trucco influiva su questa modernità e audacia.
Ecco gli elementi fondamentali del look di make-up di quell’epoca, ispirato dalle icone come Clara Bow, Josephine Baker, Louise Brooks, e Theda Bara, Anita Page:
Gli occhi erano uno degli aspetti principali del trucco negli anni ‘20.
Le sopracciglia erano sottili, arcuate e a volte disegnate con una linea netta e definita, seguendo una forma che richiamava l’idea di un arco.
Gli occhi venivano poi truccati con ombretti scuri (principalmente grigi, marroni e neri) per creare un effetto smokey.
Le ciglia erano fortemente enfatizzate con il mascara, spesso abbondante, per dare volume e lunghezza.
Le labbra degli anni ’20 erano disegnate con una forma a cuore o a cupido, che era molto più piccola rispetto alle tendenze precedenti. I colori erano audaci: il rosso intenso, il marrone e il bordeaux erano i preferiti. Il trucco delle labbra veniva applicato con un contorno molto definito per enfatizzare la forma. L’effetto lucido non era comune; il finish tendeva a essere matte e molto opaco.
La pelle doveva essere chiara, liscia e perfetta. Le donne degli anni ‘20 cercavano un aspetto di pelle immacolata, con l’uso di fondotinta chiari e ciprie per creare un effetto “gesso” o “porcellana”.
Il blush era raro o molto discreto, ma a volte veniva usato un tocco di colore rosato/lampone per dare vita al viso.
Icone di bellezza e influenza
Clara Bow, la “It Girl” degli anni ’20, aveva uno sguardo da bambola con labbra carnose e occhi accentuati da ciglia finte. Il suo stile di trucco ispirò molte donne.
Josephine Baker, con il suo stile audace e la pelle scura, esprimeva una bellezza esotica e sofisticata, accentuando gli occhi e le labbra con trucchi forti.
Anita Page, un’icona del cinema muto, era famosa per il suo trucco dagli occhi scuri e intensi.
Theda Bara, con il suo look vamp e drammatico, era famosa per il trucco occhi molto caricato e labbra scure, che enfatizzavano il suo personaggio da “femme fatale”.
In sintesi, il make-up degli anni ’20 rappresentava una rottura con il passato vittoriano e il trucco “naturale”.
Il look era audace, drammatico e simbolo di una nuova era di libertà e indipendenza per le donne.
Nel cuore degli anni Venti, le acconciature si distaccavano decisamente dai modelli tradizionali. La figura femminile si faceva sempre più indipendente e libera, e le acconciature dovevano riflettere questo cambiamento radicale. Tra i tagli più celebri di quel periodo spicca il bob, un taglio corto che segnava una vera e propria rivoluzione. Il bob era un taglio netto e preciso, che arrivava appena sopra o sotto le orecchie e si accompagnava a linee morbide e frange che incorniciavano il volto. Questo look simboleggiava la liberazione della donna, che rinunciava alla lunga chioma tradizionale per un taglio pratico, ma con un’estetica assolutamente chic.
In aggiunta al bob, un’altra acconciatura molto popolare erano le onde morbide, un altro simbolo di modernità. Le onde venivano realizzate con l’uso di “wave tongs” o arricciacapelli, che permettevano di ottenere onde perfette e durature. Questo look elegante era spesso accompagnato da una frangia che, insieme alle onde, dava un’aria giovane e vivace, perfetta per la nuova immagine della donna degli anni ’20.
Accessori
Gli accessori per capelli degli anni Venti erano cruciali per completare ogni look, specialmente per le occasioni più formali e glamour. Tra i più utilizzati c’erano le fasce per capelli e le coroncine, spesso decorate con perle, paillettes, fiori, piume e pietre preziose. Questi accessori non solo aggiungevano un tocco di eleganza, ma erano anche simboli di ricchezza e status sociale. Le fasce venivano indossate in modo basso sulla fronte, sopra o dietro la testa, e spesso erano accompagnate da piume che davano un’aria sontuosa e teatrale.
I cappelli, un altro accessorio fondamentale, erano decorati con piume, fiori e piccoli gioielli. La moda dei cappelli a cloche era particolarmente in voga in quegli anni, un tipo di cappello morbido e dalla forma cilindrica che si adattava perfettamente ai tagli di capelli corti, creando un contrasto raffinato e femminile. Le coroncine di fiori e le headband, realizzate con tessuti pregiati come la seta e il velluto, erano spesso usate anche per i balli e le serate mondane, soprattutto da quelle donne che volevano farsi notare. Con l’esplosione delle nuove tendenze di capelli, l’industria della bellezza si adattò rapidamente alle esigenze delle donne degli anni Venti.
Prodotti per capelli
I prodotti per capelli erano essenziali per mantenere le acconciature impeccabili. La brillantina, ad esempio, divenne un must per ottenere un aspetto lucido e ordinato. Questo prodotto, a base di petrolato, veniva applicato per donare lucentezza ai capelli, creando l’effetto “bagnato” che caratterizzava molte acconciature dell’epoca. Il gel per capelli era un altro prodotto molto utilizzato, specialmente per le donne che desideravano ottenere acconciature lisce e disciplinate. I gel venivano usati per mantenere i capelli fermi in onde regolari o per fissare il bob in modo impeccabile. In molti saloni, le donne si sottoponevano a trattamenti di wave set, un processo che utilizzava pinze riscaldate per creare onde durevoli. Per ottenere queste onde, le donne utilizzavano anche speciali “wave tongs”, che permettevano di modellare i capelli con precisione.
Flapper girl
Le flapper girl sono l’emblema della moda degli anni Venti. Queste donne, libere e audaci, hanno cambiato per sempre la percezione della femminilità e hanno incarnato il nuovo spirito di indipendenza. Alcune di loro sono diventate vere e proprie icone di stile e hanno influenzato la moda capelli di quell’epoca. Clara Bow Considerata una delle prime “It Girls”, Clara Bow era una delle attrici più famose di Hollywood durante gli anni Venti.
Il suo taglio bob, insieme a un sorriso da star e a un look spigliato, la rese un’icona di stile per milioni di donne. La sua acconciatura corta e disordinata rappresentava la nuova visione della donna moderna, sexy e senza paura di sfidare le convenzioni. Josephine Baker, la celebre ballerina e cantante afroamericana, non solo ha rivoluzionato la musica e la danza, ma anche la moda capelli degli anni Venti. Con il suo stile esuberante e il taglio corto, Baker ha dimostrato che la bellezza poteva essere audace, originale e senza limiti. La sua acconciatura, spesso impreziosita con piume e accessori sgargianti, la rese una delle donne più ammirate e influenti del periodo.
Gli anni Venti sono stati un decennio di grande cambiamento e innovazione, e la moda capelli non è stata da meno. Le acconciature corte e le onde morbide, gli accessori scintillanti come fasce e coroncine, e l’uso di prodotti per capelli come brillantina e gel, hanno definito un’epoca di eleganza e modernità.
La moda
Negli anni ’20 c’è una vera e propria rivoluzione nella moda, per la prima volta gli abiti si semplificano, le chiusure sono tutte a
portata di mano e le donne possono finalmente vestirsi senza aiuto, da sole.
Ma la figura più all’avanguardia, che ha rotto i ponti con il vecchio secolo , è stata senza dubbio Paul Poiret.
È lui che rifiuta la rigida silhouette a S ovvero il busto proteso in avanti per l’utilizzo di corsetti infernali, costrittiva al centro e che termina verso il fondo con una linea più ampia.
Via il bustino, la donna poteva indossare una moda più libera permettendole anche una maggiore agilità nei movimenti.
Le silhouettes più fluide diventano sempre più popolari anche in occasioni ufficiali come le corse dei cavalli a Longchamp o a Ascot.
Si iniziano a utilizzare le prime stoffe sintetiche, a causa anche della scarsità di materiali durante la Grande Guerra.
Gli abiti su misura sono sostituiti da abiti già pronti, acquistabili nei primi mall o per posta tramite catalogo.
Abiti con linee a sacchetto, abiti dritti dalle linee geometriche, con orli che si accorciano fino a lambire il ginocchio, modernità e funzionalità sono i nuovi dictat.
L’Europa volge il suo sguardo all’America attraverso il cinema e ne assimila lo stile libero attraverso ritmi come il fox-trot, il charleston e il jazz.
È da qui che arriva la nuova moda delle Flapper girls.
In questo decennio molti sono i nuovi nomi della moda europea: tra i principali ricordiamo Chanel, Vionnet, Patou, Lanvin.
Le Flapper erano anche note per una sessualità disinvolta e libera, bere alcolici, fumare in pubblico e guidare automobili come facevano gli uomini. Insomma, la maggiore libertà ottenuta dalle donne si riflette sul loro modo di vestire.
I capelli si accorciano, alla garconne, grazie anche a Coco Chanel, che proprio un questi anni crea la famosa petit robe noir, il tubino nero Le dive di hollywood, incarnano l’ideale di questa nuova donna moderna, con abiti ricchi di lustrini e piume e decorazioni, fiocchi e la camicette con scollo alla marinara.
Le scarpe più popolari sono le decolletè col cinturino e il tacco medio, i cappotti e i soprabiti sono ampi e avvolgenti, con colli in pelliccia e lunghezze al ginocchio.
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